Cannabis Legale Sotto Attacco: un regalo alle mafie e un danno per le famiglie italiane?

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Il 25 maggio 2024 il Governo italiano ha approvato un emendamento che di fatto vieta la coltivazione e la vendita di cannabis light, infliggendo un duro colpo a un settore in forte crescita e creando non poche preoccupazioni.

Le motivazioni ufficiali parlano di tutela della salute, soprattutto dei giovani, e di contrasto al mercato illegale. Ma alla luce dei fatti, sembra prevalere una logica proibizionista e repressiva, che rischia di avere conseguenze ben diverse da quelle auspicate.

Un regalo alle mafie:

Con la legalizzazione, la cannabis era finalmente sottoposta a controlli rigorosi, sottraendola al mercato nero gestito dalle mafie. Lo stop riporta la situazione indietro, favorendo nuovamente l'attività criminale. I consumatori saranno costretti a rivolgersi a canali illegali, alimentando il giro d'affari della criminalità organizzata, con gravi rischi per la sicurezza pubblica e la qualità del prodotto.

Un danno per le famiglie italiane:

La filiera della cannabis legale in Italia dava lavoro a migliaia di persone, creando nuove opportunità di sviluppo economico, soprattutto in territori svantaggiati. Con il divieto, si perdono posti di lavoro e si impoveriscono le famiglie. A soffrirne saranno soprattutto i giovani, che vedono sfumare opportunità di lavoro in un settore in crescita e si ritrovano esposti ai rischi del mercato nero.

Oltre al danno economico, lo stop alla cannabis legale rappresenta un passo indietro in tema di libertà individuali e di scelte consapevoli. I cittadini adulti dovrebbero essere liberi di fare le proprie scelte su cosa consumare, nel rispetto della propria salute e di quella degli altri.

La criminalizzazione non è la soluzione: la Slovenia ne dà la conferma

Studi condotti in paesi dove la cannabis è legale dimostrano che la legalizzazione non comporta un aumento del consumo, soprattutto tra i minorenni. Al contrario, permette di regolamentare il mercato, garantendo la qualità del prodotto e tutelando i consumatori.

Il 9 giugno 2024, la Slovenia ha tenuto un referendum che ha visto l'approvazione di due importanti proposte: la legalizzazione della coltivazione e del possesso di cannabis per uso personale e l'introduzione del suicidio assistito. Entrambi i quesiti hanno ottenuto un'ampia maggioranza, con oltre il 50% dei voti a favore.

Solo un approccio razionale e pragmatico potrà garantire un futuro migliore per le nostre famiglie e per il nostro Paese.

Invitiamo tutti a farsi sentire, contattando i propri rappresentanti politici e sostenendo le associazioni che si battono per la legalizzazione della cannabis. Insieme possiamo costruire un futuro più giusto e libero, dove la tutela della salute e la libertà individuale non siano in contraddizione tra loro.