"Persecuzione, Non Prevenzione!" Riccardo Magi si scaglia contro il Nuovo Codice Stradale del Ministro Salvini

"Persecuzione, Non Prevenzione!" Riccardo Magi si scaglia contro il Nuovo Codice Stradale del Ministro Salvini

Riccardo Magi, in una sua intervista recente, si scaglia contro la misura introdotta dal nuovo Codice della Strada italiano, promossa dal Ministro Matteo Salvini. Questa normativa prevede il ritiro della patente non solo per chi guida in stato di alterazione dovuto a sostanze stupefacenti, ma anche per chi risulta positivo a tracce di tali sostanze nel corpo, indipendentemente dal fatto che queste possano risalire a giorni o addirittura settimane precedenti e senza che il conducente sia effettivamente sotto l'effetto delle stesse al momento del controllo.

Punti centrali del tema trattato

  1. Critica all'approccio "preventivo":

    • In tono sarcastico, sottolinea come questa misura non distingua tra chi è effettivamente incapace di guidare e chi, pur non essendo alterato, ha consumato sostanze in un passato non recente.
    • Questo solleva questioni sulla proporzionalità della pena e sull'effettiva efficacia di tali controlli nel garantire la sicurezza stradale.

  2. Il ruolo del Ministro Salvini:

    • Salvini ha promosso il nuovo Codice della Strada con l'intento di aumentare la prevenzione e ridurre incidenti stradali causati da guida sotto l'effetto di droghe e alcol.

Situazione normativa attuale

  1. Il nuovo Codice della Strada:

    • Approvato recentemente, include misure più stringenti per chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe, con sanzioni che includono il ritiro immediato della patente e pene più severe.
    • Tuttavia, il test tossicologico può rilevare tracce di sostanze consumate anche giorni prima, come nel caso della cannabis, che rimane nel sangue o nelle urine più a lungo rispetto ad altre droghe.

  2. Le critiche:

    • Proporzionalità: Si critica l'idea che il semplice rilevamento di tracce, senza alterazione delle capacità psicofisiche, possa portare a sanzioni gravi come il ritiro della patente.
    • Scientificità: Molti esperti sottolineano che il rilevamento di metaboliti non equivale a una reale alterazione. Ad esempio, una persona può risultare positiva alla cannabis settimane dopo l'uso, quando non ci sono più effetti psicotropi.

  3. Proposte alternative:

    • Politici come Riccardo Magi e gruppi come +Europa spingono per un approccio più razionale che tenga conto del reale stato psicofisico del conducente, piuttosto che basarsi su tracce residue di sostanze.

Conclusione

Il bilanciamento tra sicurezza stradale e rispetto dei diritti individuali. Il dibattito sulla legalizzazione della cannabis e l’applicazione di norme più proporzionate rimane centrale per garantire che la prevenzione non sfoci in misure punitive eccessive o ingiuste.

Back to blog