Ad oggi, la cannabis light in Italia non è ancora illegale. La produzione e la vendita di questa sostanza, contenente bassi livelli di THC, sono permesse entro specifici limiti normativi. Tuttavia, il futuro di questo settore potrebbe subire cambiamenti significativi con l'approvazione del ddl Sicurezza.

Il ddl Sicurezza

Durante una lunga seduta serale delle commissioni Affari sociali e Giustizia della Camera dei deputati, la maggioranza di governo ha votato a favore di una serie di emendamenti al disegno di legge 1660 del 2024, il cosiddetto DDL Sicurezza. Tra le proposte, vi è una modifica alla legge che regola la commercializzazione della cannabis light in Italia. La motivazione dichiarata è evitare che l'assunzione di prodotti da infiorescenza della canapa possa favorire comportamenti che mettano a rischio l'incolumità pubblica e la sicurezza stradale.

Le Prospettive per Settembre

La discussione del ddl Sicurezza è stata rinviata a settembre, mese in cui verrà deciso il destino della cannabis light in Italia. La maggioranza di governo ha proposto di vietare completamente la coltivazione e la vendita della cannabis, anche se contenente una percentuale di principio attivo quasi nulla. Questo cambiamento impatterebbe un settore che, secondo le stime di Assocanapa, coinvolge oltre 10.000 lavoratori. Finora, la cannabis light non era soggetta a divieto esplicito poiché conteneva livelli di THC sotto lo 0,2%, troppo bassi per renderla una sostanza psicoattiva.

Conclusioni

La cannabis light continua a essere legale, ma il panorama potrebbe cambiare presto. Settembre sarà un mese cruciale per capire le future regolamentazioni e le possibili restrizioni. È importante rimanere aggiornati sugli sviluppi per comprendere come queste decisioni influenzeranno il settore e i consumatori.