"Lucido o no, la patente te saluta" l'assurda logica di Salvini sul nuovo Codice Stradale

"Lucido o no, la patente te saluta" l'assurda logica di Salvini sul nuovo Codice Stradale

Il piano di Matteo Salvini per la tolleranza zero nei confronti della guida sotto l’effetto di alcol e droghe, pur essendo presentato come una misura a tutela della sicurezza stradale, solleva alcune questioni critiche. Le sanzioni severe e il ritiro immediato della patente possono apparire come un deterrente efficace, ma il rischio è che un approccio così punitivo si traduca in provvedimenti inefficaci se non accompagnati da strategie più ampie e articolate.

I Punti Contestabili

  1. Prevenzione Limitata
    L’enfasi su controlli e sanzioni trascura l'importanza di interventi educativi e di sensibilizzazione, fondamentali per affrontare il problema alla radice. Senza campagne mirate, il comportamento rischioso alla guida potrebbe persistere, soprattutto tra i giovani.

  2. Sovraccarico delle Forze dell’Ordine
    L’aumento dei controlli richiede risorse e personale adeguato, ma non è chiaro come il governo intenda sostenere questa implementazione. Il rischio è di sovraccaricare un sistema già sotto pressione, con controlli meno efficaci.

  3. Impatto sulle Libertà Individuali
    La sospensione immediata della patente anche in assenza di prove evidenti (come nel caso del rifiuto dei test) potrebbe sollevare preoccupazioni sul rispetto delle garanzie costituzionali e dei diritti individuali.

Una Visione Alternativa

Piuttosto che adottare un approccio esclusivamente repressivo, sarebbe più utile investire in:

  • Educazione stradale e prevenzione: sensibilizzare i cittadini, fin dall’età scolare, sull’importanza di comportamenti responsabili.
  • Miglioramento delle infrastrutture: strade più sicure riducono gli incidenti, indipendentemente dal comportamento del conducente.
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