Il Consiglio d'Europa avverte l'Italia: 'Stop al DDL Sicurezza, decisioni arbitrarie in arrivo'

Il Consiglio d'Europa avverte l'Italia: 'Stop al DDL Sicurezza, decisioni arbitrarie in arrivo'

Il Consiglio d'Europa ha espresso preoccupazioni riguardo al disegno di legge sulla sicurezza attualmente in discussione in Italia. In una lettera indirizzata al Presidente del Senato, Ignazio La Russa, il Commissario per i diritti umani, Michael O'Flaherty, ha evidenziato i potenziali rischi che il provvedimento comporta per i diritti fondamentali dei cittadini, in particolare per la libertà di espressione e di riunione pacifica.

Preoccupazioni sulle nuove disposizioni

O'Flaherty ha sottolineato che il disegno di legge introduce nuovi reati definiti in termini vaghi, punibili con pene detentive severe. Tra questi, sono previste sanzioni per atti di protesta non violenta, come il blocco del traffico, e per forme di resistenza passiva sia nelle carceri che nei centri per migranti. Il Commissario ha avvertito che tali disposizioni potrebbero portare ad applicazioni arbitrarie e sproporzionate, creando un effetto deterrente sulla libertà di espressione e di riunione pacifica.

Impatto sugli attivisti ambientali e sui giovani

Particolare attenzione è stata rivolta agli attivisti ambientali, spesso giovani, che potrebbero essere specificamente colpiti da alcune norme del disegno di legge. O'Flaherty ha osservato che i giovani, a causa della loro limitata partecipazione alle decisioni politiche, ricorrono frequentemente a proteste per far sentire la propria voce. Ha inoltre segnalato un aumento delle segnalazioni dall'Italia riguardanti azioni legali contro difensori dell'ambiente.

Richiesta di revisione del disegno di legge

Nella sua lettera, il Commissario ha esortato il Senato italiano a non approvare il disegno di legge sulla sicurezza senza apportare modifiche sostanziali, al fine di garantire il rispetto degli standard sui diritti umani stabiliti dal Consiglio d'Europa.

Questa presa di posizione si aggiunge alle critiche già sollevate da partiti di opposizione e associazioni, culminate in una manifestazione a Roma che ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone.

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