
Canapa Industriale e Articolo 18 del DL Sicurezza: Europa e Libertà Economica al Centro del Dibattito
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Il convegno CSI a Indica Sativa Trade rilancia il dibattito sulla canapa e il Decreto Sicurezza
Nel corso del convegno promosso da CSI a Indica Sativa Trade, si è acceso il dibattito sull’articolo 18 del DL Sicurezza, una norma che rischia di compromettere l’intero settore della canapa industriale in Italia. A prendere posizione sono stati Flavio Tosi, europarlamentare di Forza Italia e PPE, e il Professor Alfonso Celotto, costituzionalista.
Flavio Tosi: “Non è una battaglia ideologica, ma una questione di regole”
Durante il suo intervento, Flavio Tosi ha sottolineato l’importanza di riportare il dibattito sulla canapa industriale su un piano tecnico e normativo, sgomberando il campo da sterili contrapposizioni ideologiche.
“La questione della canapa industriale non è una battaglia ideologica. È una questione di regole, di coerenza e di libertà economica.”
L’intervento in Europa: il ruolo del PPE e della Commissione PETI
Il gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE) e Forza Italia hanno già portato la questione in sede europea, ottenendo l'attenzione della Commissione PETI, l’organo europeo competente per le petizioni dei cittadini.
Due i punti critici sollevati:
- Mancata comunicazione preventiva del DL Sicurezza all’Unione Europea;
- Violazione del principio di libera circolazione delle merci, in particolare per quanto riguarda i prodotti derivati dalla canapa industriale, regolati da norme comunitarie.
“Possiamo discutere dei limiti di THC, dei modelli da adottare, ma bisogna evitare inutili polemiche. L’Europa è la sede giusta per farlo, e Forza Italia ed il PPE sono a disposizione.”
Alfonso Celotto: “Il Parlamento non può chiudere gli occhi”
Anche il Professor Alfonso Celotto, intervenuto al convegno CSI, ha espresso forti preoccupazioni per l’impatto giuridico e costituzionale dell’articolo 18 del DL Sicurezza.
“La canapa in Italia è diventata terreno di ambiguità, dopo che una legge – nel 2016 – aveva finalmente tracciato un percorso chiaro e legittimo.”
Rischio di incostituzionalità e violazione del diritto europeo
Secondo Celotto, l’introduzione dell’articolo 18 rappresenta un passo indietro che mette a rischio:
- Il principio di affidamento legislativo;
- Il criterio di ragionevolezza normativa;
- E soprattutto la libertà d’impresa e di lavoro.
Oltre al profilo costituzionale, il decreto presenta anche una palese violazione del diritto europeo, che tutela esplicitamente la coltivazione e la commercializzazione della canapa industriale tra i Paesi membri.
“La battaglia giudiziaria è inevitabile. Ma la speranza è che il Parlamento scelga la strada del dialogo e della coerenza durante la conversione del decreto.”
Verso una normativa coerente e rispettosa dei diritti
Il convegno tenutosi a Indica Sativa Trade ha evidenziato quanto sia urgente una riflessione seria sull’articolo 18 del DL Sicurezza, che rischia di penalizzare un intero comparto produttivo in espansione, senza solide basi giuridiche.
La canapa industriale, regolata a livello europeo e nazionale, merita un approccio chiaro, costruttivo e rispettoso delle regole di mercato e dei diritti fondamentali.